The wall…is come back!

Come oggi, quarant’anni fa veniva pubblicata dai Pink Floyd, quello che si può ritenere l’LP più popolare, ossia “The Wall”; già il muro da abbattere, inteso quello dell’educazione rigida, di sessantottina memoria, quello di Berlino, crollato quasi esattamente 10 anni dopo, insomma una serie di muri crollati, anche simbolicamente, che farebbero pensare ad una consolidata e duratura libertà; ma purtroppo così non è nella realtà vera e concreta; basti pensare ai muri di omertà presenti ancora nelle realtà del Sud Italia… e non solo; oppure anche ai muri di odio, livore e xenofobia nei confronti di una donna anziana, a suo malgrado attiva testimone della Shoah italiana, costretta ad andare in giro con la scorta.

Quindi per farla breve, c’è un’apparente libertà, che magari si estrinseca scrivendo nei social, usandoli come una sorta di “sfogatoio”, ma tutto rimane virtuale, tutto filtrato, e tutto… controllato; e sì, purtroppo proprio la libertà, apparentemente conquistata, è diventata una sorta di guinzaglio, gestito dal “big brother”, che ci controlla tramite vari strumenti, più o meno leciti, facendoci credere che la tanto agognata privacy sia rispettata… ma così purtroppo non è.