Il faro da sè fa per tre

Qualche giorno fa pensavo che in questo periodo nei confronti della vita e nei confronti degli altri, mi sento un po’ come un FARO; in particolare perché il faro di per se produce luce, orgogliosamente, e senza supporto esterno, quindi in autonomia; ma nello stesso tempo però, il “compito” principale del faro é di illuminare la strada o la rotta, nel caso del faro del porto. Anche qui, sperando di non essere scambiato per un esaltato o mitomane, cerco sempre d’illuminare la strada di chi incontro nella mia vita, in modi più o meno palesemente e materialmente altruistici, orgogliosamente e ringraziando Dio di vivere un periodo relativamente tranquillo sotto certi aspetti, e cercando però nello stesso tempo anche io stesso, visibilità e stima, da non confondere con l’ipocrisia e/o pietismo. Sicuramente questa ricerca di visibilità cozza col mio essere cristiano, ma sicuramente è un attestato di sincerità nei confronti di chi incrocio nella mia vita, tramite tutti i canali, virtuali o reali essi siano.